L'e-mail è principalmente una forma di comunicazione "uno a uno": Tizio manda un messaggio a Caio e Caio gli risponde. Il Web, invece, comunica "da uno a molti": Tizio pubblica una pagina Web e il mondo la legge (se gliene frega qualcosa dei pensieri di Tizio). Insomma, l'e-mail è una chiacchierata intima fra due amici, mentre il Web è come un comizio: uno sul palco, tutti gli altri in platea e zitti a digerire il sapere, o presunto sapere, dispensato dal comiziante di turno.
E se invece di un composto tête-à-tête e di un comizio d'indottrinamento volessimo fare un party selvaggio e scanzonato?
È proprio a questo che servono i newsgroup di Internet. Consentono la comunicazione "molti a molti": tutti parlano e tutti ascoltano, tutti sono al tempo stesso in platea e sul palco. Ognuno ha diritto di dire la propria opinione e tutti la possono leggere.
Chiaramente se duecento milioni di utenti parlano tutti insieme di mille argomenti diversi e in centinaia di lingue, il caos è assicurato. Per questo si parla di newsgroup al plurale: perché c'è un newsgroup per ogni argomento e per ogni regione del mondo. Tanto per fare qualche esempio, i temi di discussione includono la letteratura, la pirateria telefonica, l'alcolismo, i gatti, la fisica delle particelle, la politica, il giardinaggio, le Chevrolet, la musica gaelica, il diritto italiano e le poesie finlandesi. E, manco a dirlo, il sesso e la sessualità a tutte le latitudini e con tutte le inclinazioni.
Un newsgroup si basa sullo scambio di messaggi simili a e-mail, con la differenza fondamentale che i messaggi dei newsgroup sono pubblici, cioè liberamente leggibili da chiunque, mentre l'e-mail è privata, vale a dire diretta in genere a un solo destinatario o a un gruppo ristretto ed esclusivo.
L'analogia che si fa di solito per descrivere un newsgroup è quella della bacheca. Immaginate una bacheca situata in un luogo pubblico, dove chiunque può fermarsi ad affiggere un annuncio, una richiesta d'aiuto, una poesia o un pensiero e a leggere le affissioni altrui, eventualmente aggiungendovi un commento o una risposta. Il newsgroup è la stessa cosa, ma in forma elettronica.
Dato che i newsgroup sono delle specie di "bacheche elettroniche", i loro messaggi si chiamano spesso posting, cioè "affissioni", o article ("àrticol"), vale a dire "articoli". I messaggi spesso formano dei "botta e risposta", costituiti da una serie di messaggi mandati da utenti che si rispondono l'un l'altro. Questa serie si chiama thread (grosso modo "fred") che vuol dire "filo", nel senso di "filo del discorso".
Per accedere ai newsgroup vi servono due ingredienti fondamentali: un news server, cioè un sito che li ospita, e un newsreader, che è il programma che usate per interagire con il news server e scambiare messaggi.
Una volta procurati questi ingredienti, scegliete i newsgroup che interessano e prelevate i loro messaggi; se volete dire qualcosa, usate il newsreader per spedire un messaggio al newsgroup.
Come per l'e-mail, anche i newsgroup hanno delle regole di comportamento. Siccome i vostri messaggi vengono letti da tutti i partecipanti di un newsgroup, rispettare la Netiquette diventa ancora più importante che nell'e-mail, perché altrimenti nei newsgroup farete le vostre figuracce davanti a centinaia o migliaia di persone.
Tecnicamente parlando, in realtà i newsgroup non sono presenti su siti Internet in senso stretto. Infatti risiedono su una sotto-rete chiamata Usenet, che è un'entità almeno formalmente separata rispetto a Internet.
Tuttavia ormai Usenet e Internet sono fuse insieme così strettamente che molti utenti non notano (o non conoscono) la distinzione, e man mano che passano gli anni la demarcazione fra le due entità si fa meno avvertibile. In effetti, ormai l'unico motivo per cui quest'informazione può esservi utile è che se sentite qualcuno parlare dei "newsgroup di Usenet" non penserete che siano degli altri newsgroup, diversi da quelli descritti qui.
Ci sono circa 32.000 newsgroup al mondo. Per evitare di dover sfogliare un elenco di migliaia di argomenti distribuiti a casaccio e descritti nelle lingue più disparate, i newsgroup sono stati suddivisi in grandi gruppi e ordinati secondo gerarchie coordinate per argomento, assegnando a ciascun newsgroup un nome che rispecchia la sua collocazione nella rispettiva gerarchia.
È per questo che i nomi dei newsgroup sono composti da varie sezioni unite da un punto, un po' come avviene per i nomi dei siti. Le sezioni indicano, con precisione crescente da sinistra a destra, l'argomento trattato nel newsgroup. Beh, almeno in teoria: le eccezioni non mancano, ma il concetto generale è questo.
Lo scopo di questa organizzazione è permettervi di sapere di cosa tratta un newsgroup semplicemente guardandone il nome e di tenere vicini, nell'elenco, tutti i newsgroup riguardanti argomenti simili o correlati.
Considerate ad esempio il newsgroup di nome it.comp.musica.mp3. La prima sezione, it, ci indica che si tratta di un newsgroup italiano; la seconda, comp, specifica che l'argomento trattato ha a che fare con i computer; la terza, musica, chiarisce che qui si parla fra italiani di musica fatta o elaborata col computer; la quarta, mp3, specifica ulteriormente il tema: solo musica per computer in formato MP3.
Notate, fra l'altro, che i nomi dei newsgroup non sono obbligatoriamente in inglese: possono essere nelle lingue più disparate. Questo non sempre aiuta a capire il tema trattato, come dimostrato eloquentemente da finet.freenet.oppimiskeskus.ammatilliset.sos+terv.oppisopimus.keskustelu. Se per voi il nome di questo newsgroup è chiaro e comprensibile, ne sapete più di me (suggerimento: Anna Falchi forse ci capirebbe qualcosa).
Per cercare di contenere la lunghezza dei nomi dei newsgroup sono state adottate delle sigle convenzionali. Questo non ha impedito la nascita di newsgroup con nomi come alt.raffaella.carra.sucks.sucks.sucks (sucks in inglese vuol dire "fa schifo"), ma in genere non si arriva a questi estremi.
Eccovi un sunto delle sigle più diffuse. Potete trovarle in qualsiasi sezione di un nome di newsgroup, anche se si cerca in genere di rispettare il criterio della specificazione crescente da sinistra verso destra.
Ma quali sono gli argomenti preferiti dagli italiani che frequentano i newsgroup di Internet? Giudicate voi stessi da queste statistiche di utilizzo, i cui aggiornamenti sono disponibili presso http://bertola.eu.org/usenet/.
I 20 gruppi con più traffico
Gruppo | Messaggi/mese |
it.fan.sailor-moon | 13418 |
it.annunci.contacts | 10074 |
it.comp.hardware.cd | 9818 |
it.comp.emulatori | 9071 |
it.arti.cinema | 8595 |
it.tlc.cellulari | 8594 |
it.arti.cartoni | 7714 |
it.discussioni.auto | 7568 |
it.hobby.motociclismo | 7291 |
it.comp.giochi | 6810 |
Tredicimila messaggi in un mese per parlare di Sailor Moon? Potreste pensare a un piccolo gruppo di fan fondamentalisti ma terribilmente chiacchieroni in cui ciascun membro scrive centinaia di messaggi, e avreste ragione: in questo caso c'erano 84 sfegatati in tutta Italia che scrivevano in media centosessanta messaggi a testa.
Da questo dato è chiaro che non basta il numero di messaggi a valutare la popolarità di un newsgroup. Conviene semmai guardare al numero di utenti diversi, che dà un'idea di quanta gente partecipi a un gruppo di discussione. Infatti in questa graduatoria di Sailor Moon non c'è manco l'ombra.
I 20 gruppi con più mittenti diversi
Gruppo | Mittenti |
it.tlc.cellulari | 2347 |
it.comp.hardware.cd | 2218 |
it.comp.giochi | 1845 |
it.comp.console.playstation | 1514 |
it.comp.hardware | 1459 |
it.sesso.annunci | 1416 |
it.annunci.usato.informatico | 1350 |
it.comp.musica.mp3 | 1230 |
it.comp.hardware.video-3d | 1205 |
it.hobby.satellite-tv.digitale | 1156 |
A proposito di ombre: queste statistiche vi possono dire quanta gente scrive in un determinato newsgroup, ma nulla vi possono dire su quanti utenti si limitano a leggere i messaggi altrui. In newsgroup "caldi", dove molti esitano a scrivere per motivi di privacy (come in it.sesso.discussioni), il numero dei lettori è enormemente superiore a quello dei membri attivi.
E poi c'è da fare una considerazione fondamentale per capire lo spirito di Internet. La statistica degli utenti ha un'importanza molto relativa. Non è il numero dei messaggi o dei partecipanti che rende vivo e interessante un newsgroup: è l'intelligenza, l'esperienza e l'umanità della gente che vi scrive che conta. Guardiamo la realtà: quando trovate in Rete un gruppo di persone che vi va a genio, non importa se sono cinque, cento o tredicimila. L'importante è che ne esista almeno una e che possiate comunicare.
Come per gli altri servizi di Internet, ci sono moltissimi programmi anche per gestire i newsgroup. Quello che uso io, e che vedrete illustrato qui, è uno dei più diffusi newsreader autonomi. Si chiama Free Agent; è facile da installare, abbastanza intuitivo da usare, ben protetto contro virus e altri ospiti indesiderati dei newsgroup, e cosa più importante è gratis. Lo potete prelevare via Web dal sito della società che lo produce, la Forté, presso http://www.forteinc.com.
Anche molti browser, come Netscape e Internet Explorer, permettono di accedere ai newsgroup, sia pure in forma leggermente più macchinosa: quindi se già usate uno di questi browser per esplorare il Web e non volete installare un ennesimo programma, potete adottarlo anche come newsreader. Tuttavia è difficile che un browser riesca ad offrire la flessibilità e la potenza di un programma specifico per i newsgroup.
La scelta fondamentale da fare è fra newsreader offline e newsreader online. Ricordate questi due termini? Li avevamo incontrati a proposito dei mailer, e il concetto è identico: un newsreader di tipo offline consente di prelevare tutti i messaggi e conservarli sul vostro apparecchio, per leggerli e rispondere con calma una volta terminato il collegamento a Internet. Un newsreader online no, con i conseguenti aggravi in bolletta. La maggior parte dei browser consente soltanto questo secondo modo di consultare i newsgroup.
Va da sé che per l'utente medio è senz'altro consigliabile un newsreader offline rispetto a uno online: quello offline incide meno massicciamente sulla spesa telefonica ed è più facile da gestire. I vantaggi sono talmente evidenti che potreste chiedervi perché mai ci siano ancora newsreader online: la risposta è che molti dei programmi per Internet vengono concepiti per il mercato americano, dove le chiamate urbane non si pagano, e quindi leggere i newsgroup durante il collegamento non comporta alcun costo supplementare.
Un'altra cosa da tenere presente nella scelta fra browser o newsreader separato è che in genere se usate un browser per leggere i messaggi dei newsgroup dedicati allo scambio di fotografie, vedrete comparire le immagini direttamente sullo schermo, senza i rituali un po' meno diretti richiesti invece ad esempio da Free Agent e molti altri newsreader dedicati.
Questo a prima vista sembrerebbe un gran bel vantaggio, ma attenzione: una cliccata distratta sul newsgroup sbagliato, e invece della romantica immagine di cavalli al pascolo che avevate in mente si materializzerà sullo schermo uno stallone, di ben altro genere, in una veduta anatomicamente ricca di dettagli. O peggio.
Quando scegliete un newsreader, controllate che gestisca correttamente la funzione di reply. L'abbiamo già vista a proposto dell'e-mail: quando rispondete a un messaggio, il newsreader antepone automaticamente al titolo del messaggio la particella Re: per indicare che si tratta appunto di una risposta a un messaggio precedente.
Nei newsgroup questa particella ha un ruolo molto più importante che nell'e-mail: è infatti indispensabile ai news server per organizzare i messaggi in base al "filo del discorso", creando i thread citati poco fa. Grazie a questa particella, quando prelevate i messaggi da un newsgroup ve li trovate ordinati e suddivisi per tema, in modo da poter seguire agevolmente i "botta e risposta" dei partecipanti.
Questo non impedisce che alcuni dei newsreader in circolazione violino sfacciatamente questa regola, che è uno standard fondamentale di Internet/Usenet, e usino R: al posto di Re:. Un caso fra i più diffusi è quello di alcune versioni di Microsoft Outlook, per la quale gli utenti (notate: gli utenti, non Microsoft) hanno dovuto scrivere un programma di correzione. Assurdo.
C'è anche un altro modo di evitare l'installazione di un programma apposito: accedere ai newsgroup tramite il Web. Ci sono alcuni siti Web che consentono di interagire con i newsgroup, per leggere i messaggi e affiggerne di nuovi, ricordando quali messaggi avete già letto e quali argomenti vi interessano. Il concetto è simile a quello dell'e-mail via Web: ci si abbona al servizio (in genere gratuitamente) e quando si vuole consultare un newsgroup si usa il proprio browser per accedere al sito Web che ospita il servizio.
Anche i pro e contro di questa soluzione sono gli stessi già visti per l'e-mail basata sul Web; da un lato, non occorre installare software, potete usare qualsiasi apparecchio per Internet abbiate a disposizione in un dato momento e vedere la stessa situazione che vedreste sul vostro schermo abituale, e se accedete a Internet tramite i computer del vostro datore di lavoro non li "sporcate" con tonnellate di messaggi provenienti dai newsgroup (e considerato il contenuto molto osé di alcuni newsgroup, questo può risparmiarvi un sacco di magagne). Dall'altro, di solito siete costretti a collegarvi ogni volta che volete consultare i newsgroup e a restare collegati per tutta la durata della vostra sessione.
I siti chiave per questo servizio sono Déjà (http://deja.com), di cui ho già parlato brevemente nel Capitolo 6 a proposito dei motori di ricerca specializzati, e Remarq (http://www.remarq.com). Per contenere la spesa evitandovi lunghi collegamenti, questi siti consentono, in aggiunta alla consultazione dei newsgroup via Web, di ricevere i messaggi dei vostri newsgroup preferiti via e-mail, sotto forma di archivio giornaliero o di singoli messaggi. Inoltre non permettono l'uso degli allegati, che sono il veicolo preferenziale per la diffusione del materiale a luci rosse, e filtrano la maggior parte degli spammer, per cui non c'è pericolo di trovarsi robaccia indesiderata sul proprio apparecchio.
Se siete in grado di leggere i newsgroup ma per qualsiasi motivo non potete parteciparvi, potete usare l'e-mail per spedire un messaggio a un qualsiasi newsgroup della gerarchia it. Pantheon (http://www.pantheon.it) ha infatti creato un gateway che converte un e-mail in un messaggio per i newsgroup. È un metodo molto semplice: basta spedire l'e-mail a un indirizzo costituito dal nome del newsgroup seguito da "@mailgate.org". Ad esempio, per mandare un messaggio al newsgroup it.cultura.linguistica.giapponese è sufficiente comporre un normale e-mail indicando come destinatario it.cultura.linguistica.giapponese@mailgate.org.
Dopo aver scelto il newsreader, il primo passo da compiere in Rete è trovare un news server. Il vostro fornitore d'accesso dovrebbe avervi dato il nome del suo, ma se non è così potete utilizzare un cosiddetto news server pubblico.
La differenza fra un news server normale e un news server pubblico è abbastanza intuibile dal nome: i news server normali, infatti, possono essere utilizzati soltanto dagli utenti autorizzati, mentre quelli pubblici sono accessibili a tutti.
L'esempio classico di news server normale è quello del vostro fornitore d'accesso: solo voi e gli altri abbonati di quel fornitore vi hanno accesso. Agli altri utenti di Internet che provano ad accedervi viene sbattuta la porta in faccia, senza troppi complimenti.
Di norma vi conviene scegliere il news server del vostro fornitore d'accesso, perché è più veloce di qualsiasi altro news server. Infatti collegandovi al news server del fornitore i dati non devono fare giri tortuosi e transitare per Internet: siete collegati molto più direttamente.
Ci sono però dei casi particolari in cui il news server locale non è la scelta migliore, pur essendo il più vicino e veloce. Per spiegare il motivo di questo apparente controsenso, faccio un esempio.
Quando ero ragazzino, nel tardo Mesozoico, leggevo i fumetti dei Fantastici Quattro (quelli veri, non le mutazioni ipertrofiche alla Schwarzenegger che circolano adesso). Purtroppo, però, l'edicola che avevo sotto casa non si riforniva con regolarità del prezioso fascicolo.
Per non perdermi l'esito dell'ennesima battaglia contro il Dottor Destino mi toccava andare a un'edicola ben più lontana e sperare che lì avessero l'oggetto dei miei desideri. Se andava buca anche lì, pedalavo ancora più in là fino a trovare un edicolante compassionevole e meglio fornito.
I news server sono come delle edicole: l'assortimento che offrono è grosso modo lo stesso ovunque, ma le pubblicazioni un po' più eccentriche o sofisticate non arrivano dappertutto.
In altre parole, i newsgroup principali e internazionali sono disponibili su quasi tutti i news server del mondo, ma quelli regionali o molto specialistici o troppo pornografici non sono altrettanto facili da trovare. Un classico caso è dato dai newsgroup italiani, che raramente troverete su news server stranieri, e viceversa.
Se il vostro fornitore d'accesso non offre il newsgroup che state cercando, vi tocca rivolgervi altrove: in altre parole, a un news server pubblico. Non sarà veloce come il news server del vostro fornitore, ma è meglio che niente.
I news server pubblici hanno sempre una vita difficile: nascono e muoiono molto in fretta, soffocati dal loro stesso successo. Trovare un news server pubblico che sia al tempo stesso veloce, stabile e dotato del newsgroup che vi interessa è un'impresa che richiede pazienza e costanza. In genere un news server residente in un dato paese ospita i newsgroup di quel paese: un server francese ospiterà i newsgroup francesi, uno tedesco quelli tedeschi, e così via.
Il modo migliore per scoprire i news server pubblici italiani è frequentare il newsgroup italiano it.faq, dove vengono periodicamente pubblicate tutte le informazioni più aggiornate sull'universo dei newsgroup. In alternativa, la maggior parte delle FAQ (i documenti contenenti le risposte alle domande più frequenti) è reperibile in italiano sul Web presso http://bertola.eu.org/usenet/.
Se non ottenete nulla con questi due metodi, potete ricorrere alla forza bruta: usare un motore di ricerca generalista immettendo le parole public news server oppure news server pubblici e specificando che vi interessano solo le pagine del Web che contengono queste tre parole una dopo l'altra. Otterrete un massiccio elenco di pagine Web, alcune delle quali conterranno liste di news server pubblici.
Sapere se un news server è pubblico o no è molto semplice: basta provare ad accedervi. Se non è pubblico, verrete sbattuti fuori senza troppi complimenti. Se lo è, potrete interagire con il news server senza ulteriori preliminari; solo raramente viene chiesta una password.
Tenete presente che alcuni news server sono pubblici ma negano l'accesso agli utenti di determinati fornitori. Ad esempio, molti news server pubblici italiani vi rifiuteranno se siete utenti di TIN o Tiscali (i news server lo capiscono guardando il vostro indirizzo IP). Non è cattiveria: è che le risorse disponibili presso un news server pubblico sono sempre modeste, per cui vanno riservate a chi ne ha davvero bisogno e non vanno sprecate da chi, come gli utenti dei grandi fornitori d'accesso, ha già un news server a disposizione e non ha motivo di intasare un server pubblico.
Una volta scelto il news server (che potete sempre cambiare in seguito), durante il primo collegamento dovete prelevare l'elenco dei newsgroup offerti da quel server specifico. Purtroppo è soltanto sfogliando quest'elenco che potrete sapere se avete scelto il news server giusto, che offre i newsgroup che vi interessano (ma nel Capitolo 9 troverete una scorciatoia).
Preparatevi a un'attesa lunga: la lista è chilometrica. Un buon news server vi offre dai nove ai diecimila newsgroup, ciascuno dedicato ad un argomento specifico. Sembra incredibile che possano esistere così tanti argomenti diversi, ma è così. Terminato questo primo collegamento, potete specificare nel newsreader quali newsgroup volete seguire.
La prima cosa che fanno tutti i nuovi utenti di Internet è scegliere una caterva di newsgroup da seguire. Non fatelo: è facile che nel tentativo di seguire tutti gli sviluppi di tutti gli argomenti che vi interessano finiate per essere sommersi dai messaggi e non riuscire a seguire nulla.
Molti newsgroup generano centinaia di messaggi al giorno. Siate quindi cauti ed espandete gradualmente il giro dei newsgroup cui partecipate, anche solo come semplici lettori, altrimenti ne risentiranno a) il vostro lavoro b) il vostro fidanzamento c) il vostro matrimonio.
Quando avete fatto la vostra scelta, iscrivetevi ai newsgroup che vi interessano. Non è necessario collegarsi a Internet per farlo: basta attivare il newsreader e dirgli quali newsgroup volete tenere d'occhio.
Da quel momento in poi, ogni volta che vi collegherete a Internet vi basterà attivare il newsreader e dirgli di acquisire tutti i nuovi messaggi nei newsgroup ai quali vi siete iscritti. Terminato il collegamento, potrete leggere con calma tutti i messaggi prelevati e preparare le vostre risposte.
Al collegamento successivo, invierete i vostri messaggi e preleverete quelli nuovi, e così via, in modo molto simile a quello che succede con l'e-mail, ma con una differenza importante: quando prelevate la vostra posta, la cancellate dai computer del fornitore d'accesso; quando prelevate i messaggi dai newsgroup, i messaggi rimangono intatti sul news server, a disposizione di chiunque altro desideri leggerli.
Nei newsgroup nei quali il traffico di messaggi è molto intenso, è prassi comune ordinare al proprio newsreader di prelevare soltanto i titoli o header dei messaggi e poi scollegarsi. Terminato il collegamento, si scorre la lista dei titoli dei nuovi messaggi e si selezionano quelli che sembrano interessanti. Al collegamento successivo, il newsreader preleverà il testo dei messaggi selezionati e ignorerà gli altri.
Vi consiglio vivamente questa tecnica se frequentate newsgroup contenenti allegati o se ricorrete a un news server pubblico: se non lo fate, rischiate di restare collegati per ore per prelevare centinaia di messaggi inutili.
Ogni tanto troverete nei newsgroup sconsolati messaggi del tipo "C'è nessuno?". Sono quelli lasciati dagli imbranati che si buttano in Internet a capofitto senza leggere un manuale. Sapendo come funziona un newsgroup, nel senso che la maggior parte delle persone si collega, preleva i messaggi e poi se ne va, dovrebbe essere evidente che un newsgroup non è un locale aperto e affollato giorno e notte. Eh già, ma per sapere come funziona Internet bisogna leggere un manuale, e oggi non è più di moda. I manuali sono roba da secchioni.
Per la maggior parte del tempo un newsgroup è deserto: ci sono solo i messaggi lasciati dagli utenti. Per questo mandare un messaggio a un newsgroup e aspettarsi una risposta in tempo reale è stupido quanto cercare di attaccar bottone con una segreteria telefonica.
Quando vi iscrivete a un newsgroup per la prima volta, tenete presente che è considerata buona Netiquette starsene zitti ed "assistere" al dialogo fra gli utenti del newsgroup senza rispondere o inviare messaggi.
Il massimo che vi consiglio di fare, se proprio ci tenete a far sentire la vostra presenza, è mandare un messaggio di presentazione in cui dite due o tre cose di voi e salutate gli altri. Ma per il resto, state quieti: diventate per un po' un semplice spettatore (che nei newsgroup si chiama lurker e si pronuncia "làr-cher").
Ma perché vi consiglio tutta questa cautela?
Nei newsgroup, più che in tutto il resto di Internet, verrete giudicati soltanto in base al contenuto dei vostri messaggi. Non ci saranno distinzioni di religione, sesso, colore, successo sociale, potenza del processore o handicap. Doti essenziali non sono vestiti firmati o supercomputer di marca, ma la concisione e la verve nello scrivere.
Basta un messaggio inutile o sciocco per farvi subito classificare come pivelli e farvi includere nei killfile degli altri iscritti (anche i newsgroup, come l'e-mail, hanno i killfile). Tenete presente che ogni newsgroup è composto da un gruppo di partecipanti assidui e spesso ben affiatati, come una compagnia di amici, e da altri "iniziandi" che stanno cercando di fare amicizia ed entrare nella cerchia: intromettersi sgraziatamente sarebbe un grave errore.
Molte delle considerazioni di Netiquette fatte per l'e-mail nei capitoli precedenti valgono pari pari anche per i messaggi dei newsgroup. Tuttavia ci sono alcuni obblighi sacrosanti supplementari da adempiere prima di tentare di inviare un messaggio a un newsgroup.
I newsgroup hanno un indubbio vantaggio rispetto all'e-mail: potete infatti cancellare un messaggio anche dopo averlo spedito, se vi pentite di quello che avete scritto. Ma agite in fretta!
Bisogna inviare al proprio news server un ordine di cancellazione: questo si può fare direttamente con un apposito comando nella maggior parte dei newsreader recenti.
La richiesta di cancellazione verrà propagata automaticamente a tutti gli altri news server che ospitano il newsgroup al quale avete inviato il messaggio. Naturalmente soltanto il mittente può richiedere la cancellazione di un messaggio.
I newsgroup, come tutti i servizi di Internet, hanno qualche magagna di funzionamento. In realtà non si tratta quasi mai di problemi tecnici (anche se ogni tanto qualche messaggio si perde o finisce nel newsgroup sbagliato). I veri problemi sono gli utenti ed il loro abuso del servizio.
Il principale punto di forza del concetto di newsgroup, cioè la totale libertà d'espressione e la partecipazione aperta a chiunque, è anche il suo fondamentale svantaggio.
Vedere che cosa succede in un newsgroup non moderato è una lezione sul senso della democrazia telematica: il fatto che tutti possano parlare spesso significa che tutti lo fanno anche quando non è necessario, mandando messaggi irrilevanti, sciocchi o d'insulto gratuito, solo per il gusto di dare fastidio o sentirsi importanti per un microsecondo.
Basta che qualcuno dica qualcosa di blandamente polemico perché s'inneschi una interminabile flame war (una catena di messaggi di risposta ancora più polemica; si pronuncia "flèim uòr"). Inoltre molti utenti, intenzionalmente o per incompetenza, mandano messaggi che non hanno nulla a che vedere con l'argomento del newsgroup. Non è raro dover buttare via più della metà dei messaggi perché sono inutili o sbagliati.
Il risultato di questi comportamenti è che molti newsgroup sono afflitti da quello che in gergo si chiama rumore di fondo: un brusio continuo di voci elettroniche incoerenti, sopra il quale si fa fatica a distinguere la conversazione che contiene informazioni concrete.
Fra le varie risorse informative di Internet, i newsgroup sono al tempo stesso la più animata e libera da censure economiche o politiche e la più inattendibile.
Chiunque può scrivere quello che vuole in un newsgroup, ed è quindi inevitabile che qualcuno pubblichi notizie completamente false. Tenetelo presente quando leggete in un newsgroup che la benzina scenderà di prezzo o che congeleranno i BOT.
Questo non vuol dire che tutto quello che leggete nei newsgroup sia una panzana: molto dipende dal newsgroup che seguite. I newsgroup tecnici sono in genere quelli dove si radunano le persone più competenti e le informazioni sono affidabili. Ma in ogni caso, prendete quello che leggete con un bel po' di cautela e cercate di avere verifiche indipendenti.
Sotto questa etichetta si raccolgono, nel gergo di Internet, alcuni dei comportamenti più irritanti, stupidi e frequenti che incontrerete nei newsgroup. Lo spam è ciò che producono gli spammer citati nelle pagine precedenti: messaggi pubblicitari non richiesti o comunque messaggi inutili e fastidiosi.
La parola spam deriva, per motivi insondabili, da un omonimo popolarissimo prodotto alimentare americano che è una miscela tritata di carne di maiale e prosciutto, confezionata in lattine. In Italia è sconosciuto, ma è venduto in quarantacinque paesi e solo in America lo consumano sessanta milioni di persone. Fu inventato dalla Hormel Foods nel 1926: purtroppo il suo nome originale, Hormel Spiced Ham, non riuscì a trascinare le masse, e la Hormel era in cattive acque quando il fratello di un dirigente dell'azienda propose il nome Spam (contrazione di spiced e ham). Una massiccia campagna pubblicitaria iniziata nel 1937 ne fece un best-seller, e la seconda guerra mondiale ne promosse il successo: si conservava senza refrigerarlo e non era razionato, per cui si diffuse anche sulle tavole dei civili. Da allora ne sono state vendute più di cinque miliardi di confezioni ed è tuttora acquistato dalle forze armate di vari paesi del mondo.
Ma torniamo allo spam digitale, quello di Internet. C'è una certa sovrapposizione, in fatto di spam, fra e-mail e newsgroup: è comprensibile, visto che si tratta in entrambi i casi di messaggi. Quindi tenete presente non solo quello che vi racconto qui ma anche le considerazioni già fatte parlando dei problemi dell'e-mail.
Purtroppo c'è ben poco che possiate fare contro lo spam. Fa parte del "rumore di fondo" di cui parlavo poco fa: se partecipate ai newsgroup non moderati, rassegnatevi a subirlo.
Parlando dell'e-mail vi ho già suggerito di non rispondere mai a un messaggio di spam, nemmeno per stramaledire il mittente: cancellatelo e basta. È un consiglio valido anche per i newsgroup. L'unica raccomandazione aggiuntiva che vi posso fare è questa: per evitare lo spam delle società commerciali che carpiscono gli indirizzi di e-mail, alterate leggermente il vostro indirizzo di e-mail nel vostro newsreader.
Mi spiego: quando mandate un messaggio a un newsgroup, il newsreader lo "firma" automaticamente aggiungendovi il vostro indirizzo di e-mail, esattamente come fa un mailer. In teoria questo consente a un partecipante al newsgroup di rispondervi privatamente tramite un e-mail invece che con un messaggio pubblico nel newsgroup (è l'equivalente Internet di prendere in disparte qualcuno a una festa per parlare a tu per tu). In pratica, invece, i programmi automatici degli spammer leggono i newsgroup e ci trovano gli indirizzi di e-mail dei partecipanti, li memorizzano e li usano per disseminare altro spam.
Se alterate il vostro indirizzo nei parametri del newsreader, potrete inviare comunque messaggi ai newsgroup, ma vi "firmerete" con un indirizzo errato. Se un programma automatico carpisce questo indirizzo di e-mail alterato, non potrà inondarvi di réclame, perché le manderà a un indirizzo inesistente.
E se qualcuno vuole rispondervi? Semplice: usate la signature, che è esattamente uguale come funzionamento a quella dell'e-mail, per indicare il vostro vero indirizzo, come in questo esempio:
.......... Vittorio Pertola (v.pertola @ studenti.mi.it) ......... . Per rispondermi eliminate il NOSPAM dal mittente del messaggio .
Molti programmi "ruba-indirizzi" automatici non sono abbastanza in gamba da eliminare lo spazio prima e dopo la chiocciolina.
Alcuni utenti usano un altro sistema per alterare il proprio indirizzo: includono nella versione alterata una frase che si spiega da sola (del tipo "TOGLI.QUESTO.PER.RISPONDERE"). Per voi è facile capire cosa fare, ma per un programma è quasi impossibile: così l'utente si salva da un po' di spam.
Dico "quasi" perché gli spammer più agguerriti usano programmi in grado di togliere automaticamente le alterazioni più ricorrenti, come nospam, antispam, togli_questo, eccetera, per cui siate creativi e originali nel modificare il vostro indirizzo.
Volendo si può anche cogliere l'occasione di fare dell'umorismo. Ho visto utenti alterare il proprio indirizzo inserendo "LE MUTANDE" al posto di "QUESTO". L'avete capita? Abbiate pazienza, l'umorismo di Internet a volte è ermetico.
Probabilmente avrete già sentito dire che i newsgroup sono una delle fonti primarie di pornografia e pirateria software di tutta Internet. Una volta tanto si tratta di una diceria autentica. Tuttavia devo chiarire una cosa: potete partecipare senza alcun pericolo (a parte lo spam) a un newsgroup del tutto innocente che nella lista alfabetica generale è vicinissimo ad un newsgroup sconcio.
Per fare un esempio, il newsgroup italiano it.binari.fantascienza, dedicato allo scambio di immagini, suoni e informazioni sulla fantascienza, è vicinissimo a it.binari.x.erotismo, dove trovate tutt'altro genere di immagini. Eppure non c'è pericolo di contaminazione, salvo che qualche imbecille mandi un'immagine porno al newsgroup di fantascienza.
Fra le varie facce di Internet, i newsgroup sono quella alla quale è più facile affezionarsi e sviluppare un attaccamento particolare. La semplicità ed essenzialità del puro testo che lascia liberi di immaginare l'aspetto degli interlocutori e il fatto che il newsgroup è vivo esclusivamente per merito del talento delle persone che vi contribuiscono creano un legame di amicizia per nulla attenuato dalla distanza o dal non essersi mai visti. Un buon newsgroup non è un servizio: è una compagnia di amici.
Proprio per questo spiace quando un newsgroup muore. Purtroppo è nella natura delle cose; non di quelle digitali, ma di quelle umane. Presto o tardi troverete un newsgroup ricco di gente con la quale sentite di avere tanto in comune, magari più che con le persone con la quale condividete la vita reale a casa, in ufficio o a scuola, e dopo un po' lo vedrete degenerare e sciogliersi. Possibile che non si possa tenere viva una comunità così bella?
L'evoluzione di un newsgroup segue sempre delle tappe obbligate, qualunque sia il suo argomento. I newsgroup nascono per decisione di un gruppo di utenti (anche piccolo; in Italia basta una settantina di persone) che trovano che non esiste già un newsgroup dedicato al tema di cui vogliono discutere. È quindi tutta gente motivata, che crea il nucleo di base del gruppo e inizia con entusiasmo a scambiarsi idee, informazioni e consigli.
Ben presto la voce si sparge e al gruppo si aggiungono altri utenti, che ne richiamano altri, e così via. È il momento di splendore del newsgroup: i dibattiti sono stimolanti, le idee sono vivaci e l'entusiasmo è al massimo. Gli utenti si arricchiscono a vicenda. Partecipare a questa fase di un newsgroup può aprirvi la mente più di anni di meditazioni solitarie e studi accademici: è inebriante imbattersi in un ambiente dinamico dove si è tutti alla pari e dove si radunano competenze magari amatoriali ma spesso impressionanti (e più utili di quelle "ufficiali", come dimostrato dalla ricchezza dei newsgroup sull'informatica e sulla telefonia, ad esempio).
Gli utenti più preparati dapprima rispondono individualmente nel newsgroup alle domande dei principianti, poi si rendono conto che è un po' una pizza ripetere sempre le stesse cose e compilano una FAQ. A quel punto è già iniziato il declino, ma non se n'è ancora accorto nessuno.
Il destino del newsgroup è segnato per due motivi: il primo è che per la maggior parte degli argomenti non c'è un flusso costante di nuove cose di cui parlare. Si finisce per discutere sempre degli stessi temi, sui quali dopo un po' non c'è più niente di nuovo da dire.
Il secondo motivo è che il nucleo originale dei motivati è diventato una minoranza. I nuovi arrivati, attratti come falene dallo scambio brillante di idee, spesso non sono all'altezza dei fondatori e la qualità della discussione ne risente. I novellini, troppo boriosi per rispettare la Netiquette o il manifesto del gruppo, si irritano quando i veterani del newsgroup rispondono alle loro trite domande consigliando di leggersi la FAQ. Ben presto ai nuovi arrivati si aggiungono i troll che cercano di provocare l'irritazione di tutti, seguiti dagli spammer che sommergono il newsgroup di pubblicità, e gli utenti iniziano a reclamare a gran voce l'adozione di un moderatore che filtri i messaggi per ridurre il "rumore di fondo".
A questo punto nasce l'inevitabile frattura interna: da una parte quelli che credono nella libertà assoluta di parola e vedono il moderatore come un censore (immancabilmente salta fuori la parola "fascista" e il tono del newsgroup diventa quello della lite politica), dall'altra quelli che preferiscono avere un minimo di regole e di controllo pur di evitare spam e altre afflizioni.
Se i numeri lo consentono, la frattura produce un nuovo newsgroup gestito da un moderatore e gli utenti migliori vi si trasferiscono in massa, lasciando il newsgroup originale pieno di spammer, troll e imbranati. Talvolta la presenza di un moderatore strangola il newsgroup nascente; in altre occasioni consente invece di attirare altri utenti che possono arricchire il gruppo con le loro competenze, per cui il tema trova nuovi approfondimenti. E si ricomincia. Il newsgroup è morto, viva il newsgroup!
Ma quali sono questi trentaduemila argomenti trattati nei newsgroup? Lo scoprirete presto, se vi collegate a Internet e usate un newsreader, ma se volete un'anteprima, ve la offro subito.
La comunità italiana di Internet è aperta ad ogni tipo di discussione, e nelle aree che iniziano con il prefisso it le questioni morali e sociali sono ben rappresentate. La maggior parte dei nomi di newsgroup si spiega da sola.
it.cultura.ateismo it.cultura.cattolica it.cultura.classica it.cultura.cybersocieta it.cultura.filosofia it.cultura.letteratura.italiana it.cultura.libri it.cultura.linguistica.giapponese it.cultura.linguistica.inglese it.cultura.linguistica.italiano it.cultura.newage it.cultura.orientale it.cultura.religioni it.cultura.single it.discussioni.droghe it.discussioni.giustizia it.discussioni.insabbiamenti it.discussioni.leggende.metropolitane it.discussioni.pena-di-morte it.discussioni.sessualita it.discussioni.sogniAnche se alcuni argomenti vi possono sembrare decisamente squinternati, hanno comunque un seguito sufficiente a giustificare l'esistenza di un newsgroup:
it.arti.fumetti.bonelli it.arti.musica.rock.progressive it.arti.trash
C'è poi una serie di newsgroup che è un vero e proprio mercatino telematico dell'usato. Se non sapete a chi vendere la vecchia Moto Guzzi che adesso non usate più, provate qui. Tanto è gratis. La mercanzia in vendita è molto eterogenea, soprattutto nell'ultimo della lista. Caveat emptor.
it.annunci.commerciali it.annunci.contacts it.annunci.immobiliari it.annunci.primepagine it.annunci.usato it.annunci.usato.amiga it.annunci.usato.informatico it.annunci.usato.informatico.nord it.annunci.usato.motociclismo it.annunci.varie it.sesso.annunci
Per l'amor del cielo, non mandate messaggi del tipo "cerco-offro-vendo" a newsgroup diversi da quelli della categoria it.annunci. Verreste travolti da un'ondata di insulti: è uno dei comportamenti più irritanti di tutta la Rete, come vi accorgerete quando il vostro newsgroup preferito si riempirà di annunci di siti porno o di "vendo telefono cellulare Motorola 8200 usato pochissimo...".
Se è l'arte che vi intriga, avete l'imbarazzo della scelta nella gerarchia it.arti:
it.arti.architettura it.arti.ballo.lat-americano it.arti.cartoni it.arti.cartoni.animati it.arti.cartoni.anime it.arti.cartoni.mercatino it.arti.cinema it.arti.fantasy it.arti.fotografia it.arti.fotografia.digitale it.arti.fumetti it.arti.hiphop it.arti.musica it.arti.musica.cantautori it.arti.musica.classica it.arti.musica.classica.mod it.arti.musica.jazz it.arti.musica.metal it.arti.musica.polifonia it.arti.musica.recensioni it.arti.musica.rock it.arti.musica.rock.progressive it.arti.musica.rockitalia it.arti.musica.spartiti it.arti.musica.strumenti it.arti.musica.strumenti.chitarra it.arti.poesia it.arti.scrivere it.arti.teatro it.arti.varie
Ecco alcuni dei newsgroup che consentono lo scambio di immagini, suoni e quant'altro di allegabile a un messaggio. Quelli con la X sono, come dicono le annunciatrici in tivù, "consigliabili solo a un pubblico adulto".
it.binari.cartoni it.binari.emulatori it.binari.fantascienza it.binari.file it.binari.visual-basic it.binari.x.erotismo it.binari.x.erotismo.amatoriale it.binari.x.erotismo.animazioni it.binari.x.erotismo.cremeria it.binari.x.erotismo.scanseries it.binari.x.hentai
Ci sono oltre sessanta newsgroup italiani dedicati all'informatica e soprattutto ai suoi problemi. Rivolgetevi alla gerarchia it.comp se avete una magagna da risolvere, ma scegliete bene il newsgroup in cui si parla del tema che avete a cuore. Le opposte tifoserie sono ferocissime con chi sgarra. Cito alcuni gruppi giusto per darvi un'idea.
it.comp.reti.locali it.comp.reti.wan it.comp.reti.wireless it.comp.retrocomputing it.comp.shareware it.comp.sicurezza.cert-it it.comp.sicurezza.pgp it.comp.sicurezza.unix it.comp.sicurezza.varie it.comp.sicurezza.virus it.comp.sicurezza.windows it.comp.software.architettura it.comp.software.browser it.comp.software.eudora it.comp.software.mailreader it.comp.software.newsreader it.comp.software.pegasus-mail it.comp.tex it.comp.unix it.comp.win95 it.comp.win95.software it.comp.win-nt it.comp.www it.comp.www.annunci
Se avete un idolo o una figura di culto e volete condividere questa adorazione con altri che la pensano come voi, quello che vi serve è la gerarchia it.fan. Ecco un campione:
it.fan.asimov it.fan.carmen-consoli it.fan.culo it.fan.cuore it.fan.dewdney it.fan.elio it.fan.er it.fan.guccini it.fan.guzzanti it.fan.lunediretta it.fan.mai-dire-gol it.fan.marco-ditri it.fan.musica.baglioni it.fan.musica.battiato it.fan.musica.de-andre it.fan.musica.lucio-battisti it.fan.musica.queen it.fan.musica.springsteen it.fan.musica.u2 it.fan.nutella it.fan.pikappa it.fan.radio-deejay it.fan.r-takahashi it.fan.sailor-moon it.fan.simpsons it.fan.startrek it.fan.starwars it.fan.stephen-king it.fan.studio-vit it.fan.tv.babylon5 it.fan.tv.friends it.fan.x-filesQui si radunano i fan di tutta Italia, anche quelli dei personaggi meno conosciuti (mi ci sono volute tre edizioni di Internet per tutti per scoprire chi è il personaggio di cui si parla in it.fan.r-takahashi). Anche molti programmi televisivi hanno un seguito in questi newsgroup: Mai Dire Gol, i Simpson, Star Trek, Sailor Moon e l'immancabile X-Files.
Se vi state interrogando sul senso del newsgroup it.fan.culo, probabilmente state facendo delle ipotesi sbagliate. Non è dedicato ai cultori della parte anatomica che rese famosa Nadia Cassini. È il newsgroup dove gli utenti italiani affiggono messaggi di insulto rivolti alle persone che detestano e che appunto vogliono pubblicamente mandare "a fan ".
Ci sono due newsgroup che non devono mancare dalla vostra lista. Il primo è il già citato it.faq; contiene il distillato delle conoscenze di tutti i newsgroup italiani, redatto sotto forma di risposte alle domande ricorrenti, argomento per argomento.
Il secondo è it.test. È un newsgroup riservato alle prove dei nuovi utenti: infatti è considerato scortese affiggere un messaggio in un newsgroup normale soltanto per vedere se il vostro newsreader funziona. Questo non impedisce a molti novellini di infliggere agli utenti di ogni newsgroup i loro "Prova - non leggere". A parte la scortesia, condurre le prove in un newsgroup effettivo può essere ingannevole: se il newsgroup è moderato, il messaggio di prova verrà cancellato dal moderatore e quindi sembrerà che la prova sia fallita. Andate in it.test per fare il vostro primo giro di collaudo e potrete armeggiare col vostro newsreader in piena libertà.
La gerarchia it non è l'unica dove si parla italiano: anche fra gli alt c'è qualche newsgroup dedicato allo scambio di idee fra italofoni. È il caso ad esempio di alt.binaries.pictures.erotica.sara-di-scienze-politiche (di cui lascio a voi dedurre frequentazioni e contenuti), alt.it.arte.videogiochi e addirittura di un'intera serie di newsgroup dedicati ai fumetti giapponesi, nella sottogerarchia alt.ita.anime.
Se cercate o offrite lavoro, vale la pena di farsi vedere in it.lavoro.offerte: ma attenzione, il fatto che ci sia di mezzo Internet non vi garantisce di certo contro truffe e raggiri. Usate la stessa cautela che usereste per un'inserzione su un quotidiano.
Se volete scannarvi sull'ennesima contorsione morale dei politici italiani, avventatevi sulla gerarchia it.politica. Ce n'è per tutti i gusti e tutte le correnti. Se invece volete parlare di sesso (niente immagini, solo parole) potete scegliere fra it.sesso.discussioni e it.discussioni.sessualita; apprezzerete direttamente la differenza fra un newsgroup moderato e uno libero, nel bene e nel male. Dei tre temi "da bar" per eccellenza ne rimane uno solo: non temete, è ben rappresentato in Internet dalla frequentatissima gerarchia it.sport: si va dalle arti marziali al basket passando per calcio, cricket e formula uno. Corre voce che ci siano anche alcuni sportivi famosi che li leggono e a volte vi partecipano in forma anonima.
In questa veloce panoramica ho coperto soltanto i newsgroup italiani, ma se masticate una lingua straniera nulla vi impedisce di partecipare alle migliaia di newsgroup esteri; la maggior parte è presente anche sui news server italiani. Ma come avete visto, già in italiano c'è abbastanza materiale da riempire due o tre vite di lettura.
Tutte le informazioni più importanti sui newsgroup italiani, sulla loro gestione e su come crearli sono disponibili sul Web presso http://www.news.nic.it/news-it, che è uno dei siti del Gruppo di Coordinamento NEWS-IT, responsabile dell'amministrazione di tutti i newsgroup per gli italiani. Qui troverete anche le statistiche di frequentazione, utili per sapere quali sono i newsgroup più attivi e per farvi un'idea dei gusti della gente di Internet.