Materiali
per Operatori del Benessere Immateriale
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Il volto e la voce
del tempo di Ayres Marques
La Fotografia Terapeutica in Animazione |
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Ci
si mette molto tempo per diventare giovani. (Picasso)
4. Lanziano e la mente Che cosa succede alla nostra testa quando invecchiamo? A questa domanda di Giovanni Spataro di Radio 3 Scienza risponde il Professor Marcello Cesa Bianchi, psicologo, fondatore degli Studi di Psicologia dellUniversità di Milano, esperto di problemi delletà avanzata, in uninteressantissima intervista che vi ripropongo. Fino a qualche anno fa si pensava che la nostra testa, in particolare il nostro cervello, andasse incontro a un decadimento progressivo e irreversibile. Oggi invece, sulla base delle ricerche di questi ultimi anni, si sa che il nostro cervello può continuare a crescere in una certa misura. Perde determinate caratteristiche ma ne acquisisce altre e può approfondire soprattutto delle altre. Si parla di una certa ottimizzazione selettiva, cioè su una concentrazione del nostro cervello su temi, su argomenti, su attività che sono congeniali a ciascuno di noi. E, allinterno di queste aree, il nostro cervello ha la possibilità di approfondire quello che aveva già realizzato in anni precedenti e soprattutto di esprimere una sua creatività, una sua potenzialità innovativa. E questo accade non soltanto nei cervelli dei grandi artisti che ad età molto avanzata hanno prodotto delle opere molto innovative, ma accade in ciascuno di noi. Oggi si dimostra che la persona che invecchia può riassumere quella creatività che aveva perso dallinfanzia in poi, e realizzarla in quelle manifestazioni che rendono sempre più utile a se stesso e anche agli altri. Professore, tutto questo come si traduce nella vita reale? Nella vita reale si traduce nella possibilità per lanziano che si trova in buone condizioni una piccola parentesi: esiste una sorta di dicotomia, da un lato esistono persone che possono invecchiare bene fino a oltre cento anni, gli ultra-centenari sono sempre più numerosi e molti di loro sono molto efficienti, anche dal punto di vista psichico, ma dallaltra parte esiste un certo numero di non autosufficienti per i quali il problema si pone in termini molto diversi. Ma quando non compaiono quelle gravi condizioni patologiche che cerchiamo per quanto possibile di prevenire e di limitare, esiste la possibilità che una persona ritrovi certi elementi caratteristici della sua personalità, si realizzi compiutamente attraverso la possibilità di esprimere qualcosa che in passato non era riuscito ancora a realizzare e riesca a conoscersi sempre di più. Questo, se mantiene attivo il suo cervello e se mantiene una relazione interpersonale che abbia un certo significato, e può allora veramente realizzare qualcosa che forse era nei suoi sogni o forse non sapeva neanche di potere realizzare, e scoprire la persona anziana in quello che qualcuno ha indicato come la grande età la possibilità di ottenere dei risultati che in passato non aveva conseguito. Quindi, tutto quello che ci ha detto si traduce, senza timore credo, nella possibilità di far degli anziani dei cittadini attivi comunque a qualsiasi età. Direi proprio di sì. Quelle indicazioni che emergono dalle nostre ricerche, da molte osservazioni fatte su migliaia e migliaia di casi, indicano questa possibilità, che naturalmente la società deve mettere nella condizione che si realizzi, cioè, lanziano che viene abbandonato, che vive in una situazione di solitudine, che non continua ad attivare il proprio cervello, che non può mantenere delle relazioni sociali rischia veramente di decadere, ma lanziano che invece viene mantenuto nella condizione di poter continuare a realizzare se stesso, costituisce veramente un elemento che può continuare a crescere. E crescere a vantaggio di se stesso e degli altri. Oggi ci sono una serie di dimostrazioni per cui il nonno di fronte al nipote, il vecchio di fronte al bambino, può costituire un elemento di riferimento più utile in certi aspetti e a certe condizioni, di quanto possano essere i propri genitori. Quindi non si parla più della vecchiaia come un peso da sostenere da parte delle classi più giovani, ma come una risorsa possibile per la società, anche perché nella vecchiaia si conservano e si traducono quelli che sono i valori essenziali della nostra cultura e della nostra civiltà. Si lascia da parte leffimero e si coglie veramente ciò che è stabilmente inserito nella nostra attuale concezione storica della vita. Letà non ci rende di nuovo bambini, come si dice. Scopre soltanto che siamo ancora veri bambini.(Goethe)
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Attività Conosci qualche anziano attivo e lucido? Conosci qualche anziano che sta diventando bambino? Racconta. |