>
Edizioni Arcipelago - Email:
Materiali per Operatori del Benessere Immateriale

La Formazione Psicologica

 

Collana Il Mestiere del Formatore

 

Presentazione

Il volume si presenta come l'ideale seguito de La formazione di G. Contessa, che affrontava i temi della gestione del processo formativo. In questo si offre un panorama sul lavoro d'aula dal punto di vista metodologico e tecnico. L'area specifica indagata dal libro, è la formazione psicologica, cioè quell'attività di formazione finalizzata allo sviluppo non solo delle conoscenze ma anche delle capacità psicologiche. Il libro esce quasi in concomitanza con la fondazione della Società Italiana di Formazione Psicologica, SIFORP, affiliata alla SIPS, della quale gli autori sono membri. Il che testimonia dell'interesse che la formazione psicologica riveste, in vista del XXI secolo, nel quale la conoscenza e le capacità immateriali saranno sempre più cruciali.

 

Gli autori
Ferruccio Cavallin, formatore professionista, membro senior ARIPS e partner dello Studio Centro Formazione, Vicenza.
Guido Contessa, formatore free lance dal 1973, membro senior ARIPS, Vicepresidente SIPS, copromotore della SIFORP e della SIPPOL.
Alberto Raviola, laureato in filosofia, ha perfezionato un training quadriennale nella Scuola di Specializzazione per Formatori ARIPS, di cui è stato membro. Ha coordinato l'attività di formazione professionale.
Maria Vittoria Sardella, libera professionista e membro senior ARIPS dal 1981. Opera nel settore delle ricerche socio-economiche e del trattamento informatico dei dati con la Rescoop di Bologna.
Margherita Sberna, libera professionista, Presidente ARIPS, membro senior del Consiglio lombardo SIP e AIF. Consigliere nazionale SIA e SIGIS.
Aldo Terracciano, formatore professionista dal 1985, membro SAIP di Forlì, senior ARIPS, e Presidente SIA.

Torna a Indice

richiedi via mail

Indice
Prefazione

Capitolo primo
COSA E' LA FORMAZIONE PSICOLOGICA (Guido Contessa)
1.1. Il concetto di "capacità psicologica"
1.2. Le skills per il XXI secolo
1.3. Le tecniche della formazione psicologica
1.4. Il mercato della formazione psicologica
1.5. Note bibliografiche

Capitolo secondo
LA MICRO-PROGETTAZIONE (M. Sberna)
2.1 Dalla macro alla micro-progettazione
2.2 Coerenza fra gli elementi di progettazione
2.3 La valutazione del processo
2.4. Le correzioni in itinere
2.5. Note

Capitolo terzo
I RUOLI DELLA FORMAZIONE PSICOLOGICA (Aldo Terraciano)
3.1. Il docente
3.2. Il trainer
3.3 Il tutor (d'aula e di tirocinio)
3.3.1. Il tutor d'aula (68) - 3.3.2. Il tutor di tirocinio (73)
3.4. Lo staff
3.5. "Last but not least": gli allievi

Capitolo quarto
LA FASE PRE-AULA (Guido Contessa)
4.1. L'informazione e il reclutamento
4.2. Selezione e composizione del gruppo di apprendimento
4.3. Il contratto formativo


Capitolo quinto
LE ATTIVITA' PARA-AULA (Ferruccio Cavallin)
5.1. Trasferimenti e accoglienza
5.2. L'ambiente e l'attrezzatura
5.2.1. L'ambiente (102) - 5.2.2. L'attrezzatura (107)
5.3. Gli aspetti segreteriali
5.4. Il tempo libero

Capitolo sesto
IL SETTING E LE NORME (Maria Vittoria Sardella)
117 6.1. Concetto di setting in formazione
120 6.2. Le regole metodologiche
120 6.3. La deontologia
129 6.4. Note

131 Capitolo settimo
LE ATTIVITA' D'AULA
7.1. Per una teoria della tecnica (Guido Contessa)
7.2. La Ricerca-Intervento (Maria Vittoria Sardella)
7.2.1. Che cos'è la Ricerca-Intervento (137) - 7.2.2. La Ricerca-Intervento come tecnica d'aula (138) - 7.2.3. La tecnica in azione (139) - 7.2.4. Quali skills sviluppa (142)
7.3. Giochi psicologici (Margherita Sberna)
7.3.1. Definizione e caratteristiche (143) - 7.3.2. La "costruzione" di un gioco psicologico (144) - 7.3.3. Le capacità sollecitate (146)
7.4. Tecniche per il cervello destro (Ferruccio Cavallin)
7.4.1. La rappresentazione analogica (149)
7.5. La simulazione (Margherita Sberna)
7.5.1. Note caratteristiche (153) - 7.5.2. Come si predispone una simulazione (155) - 7.5.3. A cosa serve (157)
7.6. Le unità autocentrate (Alberto Raviola)
7.7. Le unità auto-etero (Margherita Sberna)
7.7.1. Cosa sono (165) - 7.7.2. La procedura techica (166) - 7.7.3. Cosa stimola (169)
7.8. Note

Capitolo ottavo
INCIDENTI E CASI CRITICI
8.1. Un caso di supervisione: specularità e frattali (Guido Contessa)
8.2. Un caso di ambivalenza e competizione (Margherita Sberna)
8.2.1. Descrizione dell'evento (179) - 8.2.2. Le mie ipotesi 8183)
8.3. Un incontro problematico: il caso del "matto" (Aldo Terraciano)
8.4. Il rifiuto di presentarsi (Ferruccio Cavallin)
8.5. Il partecipante in fuga e il cliente-caos (Alberto Raviola)
8.6. Il formatore è un giocatore di poker?! (Maria Vittoria Sardella)

Capitolo nono
LA FASE POST-AULA (Maria Vittoria Sardella)
9.1. La valutazione del gradimento
9.2. La valutazione degli apprendimenti
9.3. La valutazione dei trasferimenti
9.4. Il follow-up
9.5. La supervisione
9.6. Note

BIBLIOGRAFIA