CIVES
per l’ Educazione  Civica

PRESENTAZIONE

In un’epoca in cui  i comportamenti violenti vengono assunti  con frequenza anche  dai minori e dai giovani,  diventa sempre più  necessario  intervenire in termini preventivi ed educativi.

EGEO srl  - sulla base delle riflessioni teoriche e dell’esperienza nel settore della Psicologia di Comunità di ARIPS  - ha predisposto  CIVES di cui  di seguito si trova una versione che è possibile sperimentare.

Gli Educatori, gli  Insegnanti e gli operatori educativi in generale, possono:

ISTRUZIONI PER L’USO

CIVES prevede un’attività da svolgere nelle scuole con gruppetti possibilmente di non più di 15 membri. L’iniziativa deve essere presentata ai potenziali partecipanti così che decidano se aderirvi o no. Sarebbe meglio se il tutto fosse inserito in un progetto più allargato con obiettivi educativi coerenti e cioè inerenti l’educazione civica intesa in senso lato.

Si tratta di 4 incontri della durata minima di due ore e massima di tre.

Gli incontri hanno cadenza settimanale e dunque la durata complessiva dell’intervento è di un mese.

Ad ogni incontro corrisponde un tema:

1-      l’incontro con lo sconosciuto – vuole trattare i temi dell’identità e della socializzazione

2-      l’incontro con l’antagonista – si vuole stimolare la riflessione sulle modalità decisorie individuali e collettive

3-      l’incontro con il partner -  sono  analizzati  il  rapporto paritario e  la strategia della negoziazione

4-      l’incontro con il dipendente – esemplifica un rapporto di potere.

Gli incontri prevedono due parti:

a-      la prima  nella quale si svolge l’esercizio così come proposto nel fascicolo

b-      la seconda dedicata  alla discussione di quanto è avvenuto.

È utile iniziare ogni incontro con un minimo di riscaldamento/animazione del gruppo, per facilitare le relazioni interpersonali.

INCONTRO CON L’ESTRANEO, LO SCONOSCIUTO

ESERCIZIO PREVISTO

1-      Ciascun membro del gruppo ha 5/10 minuti per individuare 3 o 4 caratteristiche della sua personalità che lo distinguono dagli altri membri (si deve trattare di connotazioni psicologiche e non fisiche o esteriori);

2-      Quindi c’è una condivisione di quanto è stato individuato (10/15 minuti) e il compito del gruppo è quello di individuare le caratteristiche dell’entità collettiva, partendo da quelle dei suoi membri;

3-      Su questa base ci sono 15/20 minuti per individuare nome e simbolo del gruppo;

4-      Successivamente ci sono 15/30 minuti per individuare le prove – realizzabili  “qui ed ora” - che un estraneo dovrebbe superare per entrare a far parte di quel gruppo; esse vanno pensate in relazione alle caratteristiche che distinguono il gruppo (per es. se una di esse è il coraggio, occorre che la prova  faccia capire se la persona possiede questa dote o, per es., non ha paura)

5-      Se c’è tempo è possibile fare degli esempi di prove da superare, tipo “demo”. Oppure esse vengono presentate verbalmente da ciascun gruppo che poi commenta e discute sia le diverse procedure, sia tutto l’esercizio ed il suo significato.

INCONTRO CON L’ANTAGONISTA

La procedura usata prevede sempre gli stessi passaggi:

a-      La suddivisione dei partecipanti in gruppetti di minimo 4 persone e massimo 6

b-      l’esecuzione del compito a livello individuale (5/10 minuti)

c-      la condivisione del risultato raggiunto con gli altri membri del gruppo (10/15 minuti)

d-      l’esecuzione del compito a livello collettivo o la decisione di gruppo in merito a ciò che va elaborato (15/30 minuti)

e-      la riflessione condivisa con tutti i presenti (anche quelli degli altri gruppetti) sull’andamento del processo e sulle emozioni vissute.

Di seguito viene allegato un esercizio utilizzabile in quest’occasione.

 

La scelta si spiega con l’emersione di differenti posizioni, valori, inclinazioni che, per giungere ad una decisione condivisa, richiedono:

COS’È  TERRESTRE?
(Guido Contessa – ARIPS)

La NASA, in seguito alla ricezione di radiazioni inspiegabili, ha fatto l'ipotesi che sia possibile una forma di vita in altre zone della galassia. Naturalmente non é detto che queste eventuali forme di vita sappiano usare e comprendere i nostri linguaggi. In ogni caso si decide di tentare l'invio di una sonda capace di comunicare alcuni esempi più significativi della civiltà terrestre, sotto forma di piccoli oggetti, video, musiche, disegni ecc.. Viene dunque nominato un Comitato per la prima selezione dei messaggi da inviare, il cui lavoro si conclude con la seguente lista. Questo gruppo é la  seconda Commissione che deve selezionare le proposte della prima.

MESSAGGI DA INVIARE NELLA GALASSIA PER PRESENTARE LA TERRA

(scegli 10 voci che ti sembrano più caratteristiche del terrestre)

1-      un crocefisso

2-      un modellino di Ferrari

3-      il Corano

4-      la Bibbia

5-      un disco di Michel Jackson

6-      un brano di musica classica

7-      un saluto registrato un 50 diverse lingue

8-      la cassetta del film  “Fantasia” di Walt Disney

9-      la foto di un giardino fiorito

10-  un modellino di un monumento (il Colosseo oppure le Piramidi, ecc.)

11-  la riproduzione del quadro “La Gioconda” di Leonardo Da Vinci

12-  la foto di una barca a vela

13-  la foto di una mitragliatrice

14-  un flacone di profumo

15-  una bustina di caffè

16-  un video di una sfilata di moda

17-  la foto di Naomi Campbell

18-  una bottiglietta di vino rosso

19-  un orologio Swatch

20-  un modellino della “Pietà” di Michelangelo

21-  la foto di una tigre

22-  il filmato di un cane e di un gatto che giocano

23-  una tavoletta di cioccolato

24-  una poesia di Leopardi

25-  un video di un neonato

26-  un foulard di Valentino

27-  un modellino dei Bronzi di Riace

28-  una bustina di zucchero

29-  un brillante

30-  la foto di una grande montagna con boschi e prati

INCONTRO CON IL PARTNER

La focalizzazione, in questo caso, è sulla dinamica della collaborazione, intendendo identificare col concetto di “partner” la persona con la quale esiste un rapporto privilegiato.

L’altro aspetto ritenuto importante  è quello della produttività e della creatività che offrono buoni spunti per rinforzare la percezione che collaborare è arricchente  e stimolante.

Esercizio previsto: La Redazione di un Giornale

1-      L’esercizio prevede la simulazione della redazione di  un giornale; i membri dunque sono giornalisti e devono produrre, nel giro di 60/90 minuti un giornale con almeno 5 pagine o rubriche:

a-      la copertina col titolo, l’immagine, l’identificazione del notiziario e della sua redazione

b-      la pagina del racconto/favola

c-      la pagina dei giochi

d-      la pagina dell’attualità (in particolare riguardante uno o più eventi accaduti  al gruppo redattore o che lo hanno coinvolto per qualche motivo a casa o a scuola)

e-      lo sport (sempre “vissuto” direttamente dai partecipanti).

2-      Successivamente il giornale prodotto viene condiviso e duplicato, in modo che ogni membro del gruppo ne possieda una copia.

3-      Infine, si discute dell’andamento di tutta l’attività, riflettendo su chi e perché ha compiuto certe scelte o eseguito il compito con alcune procedure.

INCONTRO CON IL “DIPENDENTE”

Il termine non vuole indicare in particolare chi è succube di qualcun altro, ma piuttosto chi ha un rapporto di dipendenza, anche funzionale all’apprendimento, alla crescita e all’evoluzione, con qualcun altro.

Situazione che si può verificare in ogni contesto di diversità e non solo fra “grandi e piccoli”. In alcuni contesti, per es. quello degli scout, questa situazione viene valorizzata in termini educativi e serve per migliorare i rapporti interpersonali e per renderli più produttivi ed arricchenti, veicolando anche i principi della solidarietà e dell’auto-aiuto.

In questo caso l’attività proposta è quella degli origami illustrata di seguito.

GLI ORIGAMI

1-      Il conduttore prepara dei quadrati di carta leggera (per esempio velina)  in numero almeno doppio rispetto ai partecipanti previsti per l’incontro (questa fase si può saltare ed i quadrati possono essere predisposti insieme ai ragazzi che partecipano all’attività facendogli seguire le indicazioni  dell’animatrice per ricavare un quadrato da un foglio rettangolare); inoltre prepara le istruzioni per gli origami  che può trovare in un libro sull’argomento. Deve individuare:

a-      una pagina di istruzioni generali su come fare le piegature, i termini, ecc.

b-      due origami il cui grado di difficoltà per l’esecuzione va scelto in base agli utenti  cui l’esercizio è destinato.

Quindi queste 3 pagine –istruzioni generali, istruzioni origami 1, istruzioni origami 2- vanno preparate in numero corrispondente ai gruppi di lavoro (e non per tutti i partecipanti).

2-      Quando si fa l’esercizio,  il conduttore consegna ai partecipanti fogli bianchi quadrati  preparati in precedenza in quantità almeno doppia al numero dei partecipanti;

3-      Consegna poi i 3 fogli preparati con le istruzioni per costruire gli oggetti-origami  (SOLO questi 3 fogli)

4-      Quindi dice che il gruppo ha 20/30 minuti di tempo per realizzare copie degli oggetti-origami di cui sono state fornite le istruzioni in numero corrispondente ai partecipanti (cioè se i partecipanti sono 10, il gruppo deve produrre 10 “origami 1” e 10 “origami 2”)

Allo scadere del tempo, il conduttore invita il gruppo a discutere su come si è svolto il lavoro e sui risultati ottenuti.

Da usare per la discussione coi  Bambini/Ragazzi/Giovani dopo le esercitazioni

DISCUSSIONE DI GRUPPO SULL’ATTIVITÀ

1-      L’animatore  spiega al gruppo che i prossimi 20/30 minuti saranno dedicati ad esprimere le proprie osservazioni e riflessioni su come si è svolto il gioco e sul  comportamento proprio e degli altri durante lo svolgimento dell’attività;

2-      Il compito  dell’animatore è quello di fare in modo che tutte le persone presenti dicano cosa pensano dell’attività precedente, cosa hanno capito, se gli è piaciuta o no, ecc.

3-      Argomenti di discussione possono essere:

4-      La  precedente lista non deve essere letta fin dall’inizio dall’animatore di gruppo, ma può essere usata per essere di stimolo al gruppo, quando per es. c’è silenzio o se i bambini/ragazzi partecipanti hanno difficoltà a  trovare osservazioni.

5-      L’animatore NON deve dare giudizi, ma deve aiutare i ragazzi a riflettere e a ragionare su ciò che è stato fatto.

INVESTIMENTO

Le proposte che seguono sono alcune delle possibili  ed illustrano diverse opportunità. Ovviamente sono possibili “progetti  individualizzati”.

Gli investimenti indicati sono privi di IVA e  dei costi derivanti dai viaggi e dalla residenzialità dei formatori e degli operatori coinvolti

Materiali

Utilizzo

investimento

     

Kit  CIVES  completo su carta e in CD comprende due parti /volumi, uno sulla metodologia di intervento didattico e uno di esercizi psicopedagogici  da uti- lizzare per  realizzare interventi anche diversificati, di diversa complessità e per target vari.

Questa offerta è interessante nel caso siano disponibili operatori (psicologi, educatori, insegnanti, volontari, ecc.) con preparazione e/o esperienza in interventi sul campo, in grado di gestire il kit per i destinatari finali (minori, giovani, adulti) nelle scuole e/o in altri contesti educativi.

Euro     600,00

     

Kit CIVES  completo

2 giorni di addestramento

Per addestrare un massimo di 12 operatori all’uso del kit, così che poi possano applicare la procedura in piena autonomia

Euro 2.200,00

     

Supervisione

Per migliorare l’applicazione dello strumento da parte degli operatori formati in precedenza e/o per quelli che  lo utilizzano  grazie ad una professionalità già posseduta.

Euro 600,00

a giornata

     

Formazione specialistica

a-stare e lavorare in gruppo

b- condurre gruppi

Si tratta di 2 moduli di 5 giornate ciascuno utili per gruppi di operatori (max 12 membri) che vogliono migliorare le loro competenze nella gestione delle situazioni di gruppo secondo le logiche della tolleranza, della non violenza e della valorizzazione reciproca.

Euro  600,00

A giornata

Nel caso siano richieste reiterazioni  degli interventi, è previsto uno sconto del 20%.