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Materiali per Operatori del Benessere Immateriale
Il tempo libero nella disabilità
INDICE

Capitolo 1: APPROCCI TEORICI AL CONCETTO DI TEMPO E DI TEMPO LIBERO                                                                             
1.1 Il concetto di tempo
1.2 Il concetto di tempo libero
1.3 Il tempo libero della persona con disagio psichico
  • Spazi e luoghi
  • Valore
  • Contenuti
Capitolo 2 TRA NORMALIZZAZIONE E INTEGRAZIONE
2.1 Progettare il tempo libero
2.2 Normalizzazione
2.3 Integrazione e qualita’ della vita
2.4 Percorsi verso l’autonomia


Capitolo 3: LA FAMIGLIA
3.1 Tempo libero: la famiglia e la persona con disabilita’
3.2 La rete: possibilita’ e opportunita’Capitolo 4: I SERVIZI
4.1 Tra pubblico e privato
4.2 Il tempo libero: alcune buone pratiche
4.3 Esempi
  • ìTempo Libero
  • Il Centro Psico Sociale
  • Le RSA e gli anziani in genere
  • Il cantiere dell’arte
  • I Pomeriggi Musicali
  • Sulla cresta dell’onda
Capitolo 5: LO SCENARIO LEGISLATIVO
5.1 La dichiarazione universale dei diritti umani
5.2 La convenzione internazionale per le persone con disabilita’
5.3 La legge 104 del 5 febbraio 1992
5.4 La teoria delle capacita’ di m. nusbham: un nuovo

Conclusioni
Bibliografia
Sitografia

Collana Animazione & Loisir

L'autore

Carlo Scovino - Educatore Professionale è Co-Responsabile Attività di Riabilitazione U.O.P. n. Fatebenefratelli e Oftalmico. Svolge attività riabilitativo-terapeutiche per progetti di gruppo e interventi hoc, counselling, supporto sociale, tutor,attività di  integrazione tra diversi servizi,  di socializzazione, ecc.
Ha conseguito la Laurea Magistrale di Consulente Pedagogico per la Marginalità e la Disabilità ed è dottore in Scienze dell’Educazione – CdL Educatore nei Servizi alla Persona.
Ha esperienza ventennale come animatore con diversi tipi utenza.

PRESENTAZIONE

L’intento del lavoro è quello di andare alla scoperta del tempo libero, per il valore e per mettere in luce l’importanza che riveste per la persona disabile.
L’ambizione non è pertanto trovare una risposta definitiva ad un tema così ampio e articolato, ma quella di dimostrare che il lavoro nel sociale richiede una costante rielaborazione contrassegnata da continue domande e da una messa alla prova della tenuta argomentazioni, punti di vista e prassi.

Proprio per questo, il presente lavoro diventa uno stimolo a proseguire in una ricerca cruciale; tentare di uscire dallo stallo che sovente viviamo in una società contrassegnata dall’incertezza e dalla precarietà.
Pensare al tempo e al libero del soggetto disabile significa considerare il suo diritto ad un’esistenza piena, alla possibilità di dare un significato personale al suo essere qui nel mondo.  

La persona disabile vuole, infatti, vivere il tempo libero, inteso come momento di definizione del proprio Io, delle proprie potenzialità, della propria dimensione affettiva-emozionale, e anche come momento di ricerca del piacere e del senso della vita.
Il terzo capitolo è interamente dedicato al tempo libero della famiglia del soggetto disabile. Dal momento in cui nasce un figlio disabile, i genitori completamente assorbiti dai compiti di cura e dalle numerose attenzioni che le problematiche del figlio richiedono, finendo così per rinchiudersi in una condizione sociale di isolamento.

Nel quarto capitolo sono presentate alcune buone pratiche e riflessioni tra pubblico e privato.
Una breve disamina sull’attuale sistema legislativo, è presentata nel quinto capitolo.

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