PRESENTAZIONE
L’intento
del lavoro è quello di andare alla scoperta del tempo libero,
per il valore e per mettere in luce l’importanza che riveste
per la persona disabile.
L’ambizione non è pertanto trovare una risposta definitiva ad
un tema così ampio e articolato, ma quella di dimostrare che
il lavoro nel sociale richiede una costante rielaborazione contrassegnata
da continue domande e da una messa alla prova della tenuta argomentazioni,
punti di vista e prassi.
Proprio
per questo, il presente lavoro diventa uno stimolo a proseguire
in una ricerca cruciale; tentare di uscire dallo stallo che
sovente viviamo in una società contrassegnata dall’incertezza
e dalla precarietà.
Pensare
al tempo e al libero del soggetto disabile significa considerare
il suo diritto ad un’esistenza piena, alla possibilità di dare
un significato personale al suo essere
qui nel mondo.
La persona disabile vuole, infatti, vivere il tempo libero,
inteso come momento di definizione del proprio Io, delle proprie
potenzialità, della propria dimensione affettiva-emozionale,
e anche come momento di ricerca del piacere e del senso della
vita.
Il terzo capitolo è interamente dedicato al tempo libero della
famiglia del soggetto disabile. Dal momento in cui nasce un
figlio disabile, i genitori completamente assorbiti dai compiti
di cura e dalle numerose attenzioni che le problematiche del
figlio richiedono, finendo così per rinchiudersi in una condizione
sociale di isolamento.
Nel quarto capitolo sono presentate alcune buone pratiche e
riflessioni tra pubblico e privato. Una
breve disamina sull’attuale sistema legislativo, è presentata
nel quinto capitolo.
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