Autore
Guido Contessa
è psicosociologo, professionista free lance. Membro
senior dell'ARIPS dalla fondazione, redattore del giornale Noi
Psicologia Oggi, segretario della AIATEL di Milano e copromotore
della Società italiana di animazione. Nel triennio 1985-87
è stato Consigliere nazionale della Società italiana
di psicologia. Come professionista ha curato la formazione e la
supervisione di numerose Comunità terapeutiche a Verona,
Milano, Genova, Como.
GRUPPI, ORGANIZZAZIONI, COMUNITA'
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PRIGIONI,
MONASTERI, FABBRICHE
Presentazione
L'uso di una comunità residenziale o semi-residenziale come
strumento di cambiamento individuale è ormai diffusissimo in
Italia (per tossicodipendenti, handicappati, minori in difficoltà,
ecc.). La crescita quantitativa delle comunità e il progressivo
interesse del potere politico per questa forma di assistenza, educazione
e terapia, rendono oggi attuale l'apertura di un dibattito sulla Qualità.
Il diritto alla libertà delle diverse organizzazioni va sancito
indiscutibilmente, ma a questo sembra ora affiancarsi il principio di
un diritto degli utenti e dei membri delle comunità a godere
di risultati educativi, psicologici e sanitari.
Indice
Presentazione.
1. La comunità come organismo e come meccanismo
2. Teorie del cambiamento e codici istituzionali
3. La comunità nella selva delle teorie e dei codici
4. Problemi comuni a tutti i modelli
5. Un sistema di valutazione a priori: gli standard di contenitore
Bibliografia
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